Total Eclipse Of My Heart

Per Dimenticare Te

Per dimenticarti sto pensando a te
sarà facile dimenticarti, lascia fare a me
per dimenticarti sto pensando a te
sarà facile dimenticarti, lascia fare a me

Può accadere di svegliarsi
un qualunque lunedi
per andare a farsi un’altra vita o giù di li
basta la ventiquattrore che mi hai regalato tu
con magari dentro quelle foto di noi due
per dimenticare te

Traslochiamo senza appello
la tua storia dalla mia
basta far la doccia col tuo shampo e andare via
ho gia detto al pesce rosso
che da oggi è solo mio
non rifaccio il letto, tanto ci dormo solo io
per dimenticare te

Per dimenticarti mi ricordo te
la tua regola di risvegliarti abbracciata a me
per scordarti meglio torno in quell’hotel
dove hai detto: fammi fare un figlio che assomigli a te
Basta un cassetto e un rossetto a metà
per dimenticare te

Gli indirizzi degli amici quel quaderno di poesie
su metà del mondo c’è la tua calligrafia
basta avere un’ altra donna fra i lenzuoli in questo buio
e invece del suo nome tra i sospiri dire il tuo
per dimenticare te

Per dimenticarti sto pensando a te
e com’era dolce perdonarti il sale nel caffè
Per scordarti tutta basta casa mia
quel profumo nei miei fazzoletti che non va più via
Basta soltanto buttare via me
per dimenticare te

La vicina sulle scale mi sorride e da del tu
forse ce l’ho scritto in faccia che tu non esisti più
fra il tam tam delle tue amiche e i consigli non richiesti
sembra proprio che su noi ci siano fuori i manifesti

Per dimenticarti
penso a me con te
non c’è altro più da fare che scordarmi anche di me

Star da soli è alternativo, libertà che mi ci perdo
è un silenzio nella testa che fa diventare sordo
e ti senti nel deserto anche in un supermercato
se ti trovi a trascinare un carrello mezzo vuoto

Per dimenticarti penso a me con te
non c’è altro più da fare che scordarmi anche di me

 
Per dimenticare Te- Pooh

Tu chiamale se vuoi EMOZIONI…

Dare voce alle proprie emozioni è sempre più difficile.  Dopo diversi mesi sono riuscita a riordianre il flusso dei miei pensieri; dopo molto meditare ho cercato di trasporre il mio “cuore” su carta, sperando di fare ulteriore luce su alcuni aspetti della mia vita ancora in ombra.
Cercare di capire le EMOZIONI, credo sia una cosa complessa  figuriamoci provare a dargli corpo, questa sì che è una impresa titanica.
Per giorni ho cercato di capire come mai la mia attenzione si fosse concentrata in modo così morboso e insistente sulle Emozioni; sono rimaste ben poche opzioni:
1) Possibile argomento da portare alla tesi di laurea
2) Curiosità
Comincio a credere che entrambi abbiamo influenzato questi ultimi mesi, però per rendere comprensibile quanto sto dicendo è meglio inziare dal principio.
Proviamo dunque a dare una definzione alla parola EMOZIONI. In psicologia le definizioni sono milioni e tutte bene o male ribadiscono questo: l’emozione altro non è che una rispsota automatica del corpo a circostanze ambientali. In sostanza sono impulsi ad agire, di breve durata come il battito d’ali di una farfalla.  Alcuni studiosi le hanno suddivise in due grandi gruppi: PRIMARIE come rabbia, paura, tristezza, gioia, sorpresa e disgusto. Le SECONDARIE invece sono tutte le combinazioni possibili che posssiamo ottenere se mischiamo le primarie, ad esempio, se provo a micelare la gioia e la sorpresa potrei ottenere come risultato l’allegria, al contrario se mischio paura, rabbia e tristezza posso ottenere la gelosia.
Secondo Goleman, le emozioni hanno così tante sfumature a cui difficilmente possiamo attribuire un aggettivo, semplicemente perché misteriose.
Se dovessi dare una  mia definizione del termine EMOZIONE, credo che mi avvarrei dell’arte per spiegarla. In poche parole, la tela siamo noi ed i colori le nostre emozioni; ad esempio, verde la speranza; giallo l’allegria; viola la gelosia ecc…  A me piace pensare che ogni volta che proviamo un’emzione dentro di noi prenda forma un dipinto diverso, più o meno fantasioso, allegro o triste ma pur sempre unico ed irripetibile.
Le emozioni ci accompagneranno per tutto l’arco della vita, scandendo il ritmo della nostra esistenza anche se spesso non ce ne accorgiamo loro sono lì e spuntano quando meno te lo aspetti. Così mi sono chiesta  si possono controllarle? Inoltre c’è una differenza tra EMOZIONE e SENTIMENTO?
Per cercare di rispondere alla mia seconda domanda ho ripreso in mano il dizionario e ho cercato le definzioni di entrambi i termini. Apparentemente emozioni e sentiemnti sono simili però alcuni elementi (salienti secondo me) le contraddistinguono. Ad esempio il sentimento è più duraturo rispetto all’emozione di conseguenza anche meno intenso; inoltre è consapevole (anche se su questo argomento ci sarebbe da scrivere fiumi di discorsi). Su internet ho trovo una definzione molto interessante che mi paicerebbe condividere con voi “…I sentimenti sono l’espressione di ciò che ci circonda e che agisce direttamente o indirettamente su di noi. La maggior parte dei sentimenti è “controllata” dal nostro subconscio, quindi ogni elemento esterno può affliggerci anche internamente, ossia può essere innescata una "catena" logica dal nostro subconscio, “maturando” così risposte logiche non esprimibili con parole, ma che si sviluppano all’interno della nostra mente come concetti. I sentimenti possono influenzare il nostro umore, il nostro modo di agire e di parlare ma, soprattutto, il nostro modo di vivere e di essere” (Wikipedia).

Pensandoci bene questo discorso non fa una grinza, perché spesso non riusciamo ad esprimerli. Alcune volte dentro di noi sono chiari come l’acqua ma quando arriva il momento di comunicarli tutto diventa difficile se non impossibile (in casi estremi).
Trovo assolutamente affascinante questo campo, anche se la mia idea di ridurre ai minimi termini stati d’animo astratti è una follia pura, la sua componente misteriosa risveglia in me la curiosità e forse non solo quella.
Negli ultimi mesi ho navigato in balia di un mare di emozioni che mi hanno portato a ragionare sul loro significato e sul “perché”. Ho dipinto molti quadri, alcuni più risciti di altri ^^.  L’unica cosa certa è che certe emozioni da fulminee sono diventate qualcosa di più a cui però non so dare ancora colore, voce ma soprattutto un nome.
Scusatemi se vi ho annoiato con questo proloquio pre- fine anno. Ho scelto di pubblicarlo ora, perché lo considero come una sorta di “ho tirato le somme” del 2009. Sperando vivamente che il 2010 porti con se nuove e più intense emozioni e perché anche dei sentimenti ^^.
Auguro a tutti un felice anno nuovo e una conclusione divertente di questo turbolento anno (per alcuni).
Buona notte a tutti
Serena

 

Questo Amore

 Questo amore

Questo amore
Così violento
Così fragile
Così tenero
Così disperato
Questo amore
Bello come il giorno
Cattivo come il tempo
Quando il tempo e cattivo
Questo amore così vero
Questo amore così bello
Così felice
Così gioioso
Così irrisorio
Tremante di paura come un bambino quando e buio
Così sicuro dì sé
Come un uomo tranquillo nel cuore della notte
Questo amore che faceva paura
Agli altri
E li faceva parlare e impallidire
Questo amore tenuto d’occhio
Perché noi lo tenevamo d’occhio
Braccato ferito calpestato fatto fuori negato cancellato
Perché noi l’abbiamo braccato ferito calpestato fatto fuori negato cancellato
Questo amore tutt’intero
Così vivo ancora
E baciato dal sole
E’ il tuo amore
E’ il mio amore
E’ quel che e stato
Questa cosa sempre nuova
Che non e mai cambiata
Vera come una pianta
Tremante come un uccello
Calda viva come l’estate
Sia tu che io possiamo
Andare e tornare possiamo
Dimenticare
E poi riaddormentarci
Svegliarci soffrire invecchiare
Addormentarci ancora
Sognarci della morte
Ringiovanire
E svegli sorridere ridere Il nostro amore non si muove
Testardo come un mulo
Vivo come il desiderio
Crudele come la memoria
Stupido come i rimpianti
Tenero come il ricordo
Freddo come il marmo
Bello come il giorno
Fragile come un bambino
Ci guarda sorridendo
Ci parla senza dire
E io l’ascolto tremando
E grido
Grido per te
Grido per me
Ti supplico
Per te per me per tutti quelli che si amano
E che si sono amati
Oh sì gli grido
Per te per me per tutti gli altri
Che non conosco
Resta dove sei
Non andartene via
Resta dov’eri un tempo
Resta dove sei
Non muoverti
Non te ne andare
Noi che siamo amati noi t’abbiamo
Dimenticato
Tu non dimenticarci
Non avevamo che te sulla terra
Non lasciarci morire assiderati
Lontano sempre più lontano
Dove tu vuoi
Dacci un segno di vita
Più tardi, più tardi, di notte
Nella foresta del ricordo
Sorgi improvviso
Tendici la mano
Portaci in salvo.

– Jacques Prévert

Amici Mai

AMICI MAI
di Venditti
 
Questa sera non chiamarmi
no stasera devo uscire con lui
lo sai non è possibile
io lo vorrei
ma poi mi viene voglia di piangere.
Certi amori non finiscono
fanno dei giri immensi e poi ritornano
amori indivisibili
indissolubili
inseparabili.

Ma amici mai
per chi si cerca come noi
non è possibile
odiarsi mai
per chi si ama come noi
basta sorridere
no non non piangere
ma come faccio io a non piangere.

Tu per me sei sempre l’unica
straordinaria,normalissima
vicina e irraggiungibile
inafferrabile,incomprensibile
ma amici mai
per chi si cerca come noi
non è possibile
odiarsi mai
per chi si ama come noi
sarebbe inutile.

Mai mai il tempo passerà
mai mai il tempo vincerà.
Il nostro non conoscersi
per poi riprendersi
è una tortura da vivere.

no stasera non uscire con lui
il nostro amore è unico
inseparabile indivisibile
ma amici mai.

 

La bilancia

LA BILANCIA
 
 

Una donna, vestita sobriamente, con il volto triste, entrò in un negozio, si avvicinò al padrone e umilmente gli chiese se poteva prendere alcuni alimenti a credito.  
Con delicatezza gli spiegò che suo marito si era ammalato in modo serio e non poteva lavorare e i loro sette figli avevano bisogno di cibo. Il padrone non accettò e le intimò di uscire dal negozio.

Conoscendo la reale necessità della sua famiglia la donna supplicò:  «Per favore, signore, glielo pagherò  non appena posso».  Il padrone ribadì che non poteva farle credito, e che lei poteva rivolgersi ad un altro negozio. In piedi, vicino al banco, si trovava un giovane sacerdote che aveva ascoltato la conversazione tra il padrone del negozio e la donna.

Il sacerdote si avvicinò e disse al padrone del negozio che avrebbe pagato quello che la donna avrebbe preso per il bisogno della sua famiglia. Allora il padrone, con voce riluttante,         chiese alla donna: «Ha la lista della spesa?». La donna disse, «Si, signore». «Bene!» disse il padrone. «Metta la sua lista sul piatto della bilancia  e le darò tanta merce quanto pesa la sua lista».

La donna esitò un attimo e, chinando la testa, cercò nel suo portafoglio un pezzo di carta, scrisse qualcosa e poi posò il foglietto  su un piatto della bilancia.  Gli occhi del padrone e del sacerdote si dilatarono per lo stupore,  quando videro il piatto della bilancia,  dove era stato posato il biglietto,  abbassarsi di colpo e rimanere abbassato. Il padrone del negozio, fissando la bilancia, disse:  « E’ incredibile! ».

Il giovane sacerdote sorrise, e il padrone cominciò a mettere sacchetti di alimenti sull’altro piatto della bilancia.  Pur continuando a mettere molti alimenti, il piatto della bilancia non si muoveva,  fino a che si riempì. Il padrone rimase profondamente stupito.  Alla fine, prese il foglietto di carta e lo fissò ancora più stupito e confuso….   Non era una lista della spesa! Era una preghiera, che diceva:

                «MIO DIO, TU CONOSCI LA MIA SITUAZIONE

                E SAI CIO’ DI CUI HO BISOGNO :

                METTO TUTTO NELLE TUE MANI!»

Il padrone del negozio, in silenzio, consegnò alla donna tutto ciò che aveva messo nel piatto della bilancia. La donna ringraziò e uscì dal negozio.  Il giovane sacerdote, consegnando una banconota da 50, disse al padrone:  «Ora sappiamo quanto pesa una preghiera»  Il nome di quel sacerdote era Karol Wojtyla.

Pensiero…

Allora Almitra parlò dicendo: Ora vorremmo chiederti della Morte.
E lui disse: Voi vorreste conoscere il segreto della morte ma come potrete scoprirlo se non cercandolo nel cuore della vita?
Il gufo, i cui occhi notturni sono ciechi al giorno, non può svelare il mistero della luce. Se davvero volete conoscere lo spirito della morte, spalancate il vostro cuore al corpo della vita poiché la vita e la morte sono una cosa sola, come una sola cosa sono il fiume e il mare.
Nella profondità dei vostri desideri e speranze, sta la vostra muta conoscenza di ciò che è oltre la vita; e come i semi sognano sotto la neve, il vostro cuore sogna la primavera. Confidate nei sogni, poiché in essi si cela la porta dell’eternità.
La vostra paura della morte non è che il tremito del pastore davanti al re che posa la mano su di lui in segno di onore.
In questo suo fremere, il pastore non è forse pieno di gioia poiché porterà l’impronta regale? E tuttavia non è forse maggiormente assillato dal suo tremito?
 
Che cos’è morire, se non stare nudi nel vento e disciogliersi al sole? E che cos’è emettere l’estremo respiro se non liberarlo dal suo incessante fluire, così che possa risorgere e spaziare libero alla ricerca di Dio? Solo se berrete al fiume del silenzio, potrete davvero cantare.
E quando avrete raggiunto la vetta del monte, allora incomincerete a salire. E quando la terra esigerà il vostro corpo, allora danzerete realmente.

Kahlil Gibran

 

Only Hope

Only Hope

There’s a song that’s inside of my soul. 
It’s the one that I’ve tried to write over and over again. 
I’m awake in 
the infinite cold, but you sing to me over and over and over again. 

So I lay my head back down, 
and I lift my hands and pray to be only yours 
I pray to be only yours. 
I know now you’re my 
only hope. 

Sing to me the song of the stars. 
Of your galaxy dancing and laughing and laughing again. 
When it feels like my dreams are 
so far, sing to me of the plans that you have for me over again. 

I give you my destiny. 
I’m giving you all of me. 
I want your symphony. 
Singing in all that I am. 
At the top of my lungs, 
I’m giving it back. 

  

Unica Speranza


C’é una canzone nella mia anima 
E’ quella che ho cercato di scrivere più e più volte 
Sono sveglio 
E’ un freddo infinito ma tu canti e canti ancora e ancora a me 

Cosi stendo la mia testa in dietro 
E alzo le mandi pregando di essere solo tuo 
Prego di essere solo tuo 
Io so ora che tu sei la mia 
Unica speranza

Cantami la canzone delle stelle 
Della tua galassia che balla e ride e ride ancora 
Quando mi sento come nei miei sogni 
Cosi lontano, cantami dei progetti che hai per me ancora e ancora 

Ti ho dato il mio destino 
ti sto dando tutto di me 
Voglio la tua sinfonia 
Cantando tutto quello che sono 
Dalla cima ai miei polmoni 
Lo sto ridando 

Fine corsi della Specialistica!

Ciao a tutti!!
mamma mia è una vita che non aggiorno più il blog. Purtroppo in questi mesi ho avuto così tanto da studiare che mi è completamente passato di mente!
Comunque da oggi avrò più tempo libero da dediarvi, visto che ho finito le frequenze obbligatorie all’università. Ieri abbiamo fatto una festa all’università con tutti i ragazzi del corso è stata indimenticabile e stupenda, appena ho raccolto tutte le foto le metto qui.
Mi dispiace che sia finita.  Mi mancheranno le corse a Firenze Campo di Marte per prendere il treno; oppure l’ansia passata fuori dal finestrino ad aspettare Michelle e Chiara; oppure le chiaccherate allo stadio con Alessandra. Ho passato due anni, faticosi ma intensi ricchi di esperienza e di felicità. Spero tanto di rivederli tutti, anche se so che le ognuno di noi prenderà una strada diversa, ogni singolo compagnio di corso mi rimarrà nel cuore e spero caldamente di rivederli un domani.
Adesso vi saluto ci vediamo su Facebook per chi ha il mio contatto, gli altri su msn oppure qui. ^^
Un mega bacio
Serena

L’urlo: Devastazione causa troppo studio!

Ciao a tutti!!
come state? avete scritto o pensato ai propositi per il nuovo anno? io ho stilato una lista lunga un quartino e l’ho appesa davanti alla scrivania. Il primo del’anno ero motivatissima, ma a distanza di 26 giorni i miei propositi sono crollati. ^^
Un’altro anno finamalmente si è chiuso ed uno nuovo è già in pieno corso. La mia vita ha ripreso il solito tram tram tra i libri universitari ed i miei tomi ( di solo 1200 pagine ) di lettura serale; poche uscite con le amiche (causa super studio per gli esami) e ritrovi di vecchi compagni su facebook. Anzi per coloro che transitano di qui e non mi hanno ancora aggiunto, fatelo al più presto ^^.
In questo momento nonostante mi senta come uno straccio, sono felice perchè finalmente la vita di una persona a me molto cara ha ripreso a girare per il verso giusto. Adeso dopo tanto cercare e penare è riuscita a trovare lavoro come insegnante di asilo e sembra stiam riprendendosi alla grande, apparte qualche acciacco per via dell’influenza (ha devastato anche me).
A questa mia carissima amica mando un mega bacio e l’aspetto sabato prossimo per una mega partita di bowling, ho intenzione di vincere capito!!!! ^^
Ahh e poi preparati perchè inviterò alcuni amci single parecchio carini, per cui donna avvisata mezza salvata ^_*.
Poi volevo fare i complimenti ad Elisa perchè ha superato il suo primo esame con un bel 27. Bravissima ciccia continua così. Aspetto anche te al bowling.
Non vedo l’ora che passino questi due mesi, lo stress degli esami mi uccide! Adesso vi saluto perchè il mio gioco di Baldur’s Gate II mi attende impaziente. Un bacione a tutti e buono anno anche se in ritardo!!

Questa immagine rappresenta me stessa dopo 10 giorni di studio intenso.
 
 
L’urlo
E- Munch

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